La crisi a volte è occasione di crescita e spesso fa emergere potenzialità e ricchezze che non sapevamo di avere. Così è stato per Alessandro Orsini che è emerso in questa situazione geopolitica complicata e difficile.
Il grande pensatore geopolitologo che già i libri di storia citano col nomignolo di stupor italiae (in tandem con Dario Fabbri che è invece il magister geopolitologiae) non vuole essere avaro dei suoi talenti e quindi non manca di essere presente 25h su 24 tra giornali, TV e radio locali.
Ma il regalo per le giovani menti italiane che hanno il piacere di seguirlo non finisce qui.
Esce infatti in edicola un suo manuale in 1109 dispense dal titolo “Come aver ragione come Orsini in ogni disputa” e che promette di insegnare a tanti intellettuali velleitari o semplici bidelli come saper argomentare meglio in ogni diatriba.
In queste comode dispense, che danno il tempo in circa 20 anni di uscite, si troveranno tutte le regole che hanno fatto grande la retorica del grande pensatore. E per non distrarre il lettore con marginalia non ci sarà nessuna digressione sui contenuti. Si parlerà solo di stile.
Vediamo solo alcune delle migliaia di chicche spiegate dal tutorial cartaceo.
Ad esempio si spiega come inziare sempre con affermazioni controcorrente, forti e spiazzanti. Far seguire ogni obiezione con affermazioni di amore, stima o ammirazione per l’oppositore e poi criticarlo per 18 minuti di fila. Interi capitoli sono dedicati all’autoapprovazione e autoriconoscimento che va fatto con particolare attenzione e tempismo tutto fuor che casuale (ma che deve apparire così). Queste alcune delle perle inestimabili di cui è disseminato il corso straordinario.
Una nota alle dispense avverte che le tecniche orsiniane sono garantite funzionare solo per le dispute di geopolitica con indirizzo europeo orientale, ma siamo certi che i fans del nostro non saranno scoraggiati dal correre in edicola ad abbeverarsi alle parole del loro guru. E anche la “cultura ufficiale” non ha potuto restare indifferente tanto che si parla di premiazione da parte del Karolinska Institut (non diciamo il premio per scaramanzia) probabilmente prima ancora che sia pubblicato l’intero testo. Vedremo.